Come curare la Psoriasi: Tutto quello che c’è da sapere

Nel corso di questo articolo vedremo insieme come curare la psoriasi e cercheremo di capire quali sono le cause e i sintomi di questa malattia.

Prima di cominciare chiariamo di cosa si stratta. La psoriasi è una malattia della pelle che si manifesta con macchie rosse e pruriginose ricoperte da squame, localizzate più frequentemente su ginocchia, gomiti, tronco e cuoio capelluto.

Si tratta di una malattia ciclica, che alterna fasi acute e fasi in cui i sintomi sono più attenuati o in remissione.

Trattandosi di un disturbo di tipo cronico, non esiste una cura vera e propria, tuttavia sono disponibili alcuni trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi.

Scopriamo nei prossimi paragrafi come curare la psoriasi e uno dei prodotti migliori per farlo.

Psorilax
Rmuove l'irritazione
Nutre e lenisce la pelle
Acquisto

Come curare la Psoriasi: sintomi

I sintomi della psoriasi possono variare da persona a persona, anche se quelli più comuni sono:

  • Macchie sulla pelle di colore rosso ricoperte da squame bianco/ argentee che si staccano, provocando spesso dolore e prurito.
  • Pelle secca e screpolata che può sanguinare o prudere.
  • Prurito, bruciore o dolore.
  • Unghie ispessite, che si spezzano o si sollevano dal letto ungueale.

Le macchie rossastre tipiche della psoriasi possono variare da pochi punti di desquamazione simile alla forfora a grandi eruzioni che coprono vaste aree. Le zone più comunemente colpite sono la parte bassa della schiena, i gomiti, le ginocchia, le gambe, le piante dei piedi, il cuoio capelluto, il viso e le mani.

Inoltre, visto che la maggior parte dei tipi di psoriasi attraversa cicli, le aree colpite possono rimanere infiammate per alcune settimane o mesi, per poi attenuarsi per un po’ o addirittura entrare in remissione.

In alcuni casi, la psoriasi può colpire anche le articolazioni dando luogo ad un tipo di artrite detta artrite psoriasica. I sintomi in questo caso sono:

  • Dolori articolari.
  • Articolazioni rigide e gonfie.
  • Rossore, calore o gonfiore nei tessuti circostanti le articolazioni.
  • Pelle rossa con macchie bianco-argentee e squamose.
  • Dita gonfie “simili a salsicce”.
  • Deformità della mano.
  • Dolore al piede, al collo o alla colonna vertebrale.
  • Difficoltà di flessione e ridotta gamma di movimento.
  • Infiammazione degli occhi, che può causare irritazione e problemi di vista.
  • Vertigini, capogiri e affaticamento.

Come curare la psoriasi: trattamenti

I trattamenti per la psoriasi mirano principalmente a impedire alle cellule della pelle di crescere così rapidamente e a rimuovere le squame. Le opzioni includono:

  • Trattamenti topici.
  • Terapia della luce (fototerapia).
  • Trattamento farmacologico (farmaci per via orale o iniettati).

Trattamenti topici

Creme e unguenti applicati direttamente sulla pelle possono essere utili per ridurre la psoriasi da lieve a moderata. Questi includono:

  • Corticosteroidi (idorcortisone): sono generalmente raccomandati per le aree sensibili, come il viso o le pieghe della pelle, e per il trattamento delle macchie diffuse. I corticosteroidi topici possono essere applicati una volta al giorno durante le fasi acute e solo a giorni o fine settimana alterni per mantenere la remissione. L’uso a lungo termine o un uso eccessivo di corticosteroidi può però causare fenomeni di sensibilizzazione e/o assottigliare la pelle.
  • Analoghi della vitamina D: lozioni contenenti forme sintetiche di vitamina D, come calcipotriene e calcitriolo possono servire a rallentare la crescita delle cellule della pelle. Questo tipo di trattamento può essere utilizzato da solo o con corticosteroidi topici e presenta in genere minori effetti collaterali del precedente.
  • Retinoidi per uso topico: questo tipo di trattamento deve essere applicato una o due volte al giorno. Gli effetti collaterali più comuni sono l’irritazione della pelle e una maggiore sensibilità alla luce. Non è inoltre raccomandato durante la gravidanza o l’allattamento.
  • Inibitori della calcineurina: servono a ridurre l’infiammazione e l’accumulo di squame. Sono particolarmente utili nelle aree di pelle sottile, come intorno agli occhi, e dove creme steroidee o retinoidi sono troppo irritanti o possono causare effetti dannosi. Anche in questo caso, non possono essere usati da donne incinte o che allattano. Inoltre, questo farmaco non è destinato all’uso a lungo termine a causa di un potenziale aumento del rischio di cancro della pelle e linfoma.
  • Acido salicilico: gli shampoo all’acido salicilico e le soluzioni per il cuoio capelluto riducono il ridimensionamento della psoriasi del cuoio capelluto. Può essere usato da solo o per migliorare la capacità di altri farmaci di penetrare più facilmente nella pelle.
  • Catrame di carbone: i prodotti topici a base di questa sostanza come Anthralin riducono la desquamazione, il prurito e l’infiammazione. Sono disponibili da banco o su prescrizione in varie forme, come shampoo, creme e oli. Tuttavia, macchiano i vestiti, hanno un odore sgradevole e possono irritare la pelle quindi vengono di solito impiegati solo per un breve periodo ed in combinazione con altri trattamenti (ad esempio, la terapia della luce).

Terapia della luce

La terapia della luce è un trattamento di prima linea contro la psoriasi da moderata a grave. Può essere usato da solo o in combinazione con rimedi topici o farmaci. Implica di fatto l’esposizione della pelle a quantità controllate di luce naturale o artificiale. Per poter funzionare, sono però necessarie più esposizione ripetute.

Ecco quali solo i trattamenti di fototerapia più utilizzati in caso di psoriasi:

  • Luce del sole: esposizioni brevi e quotidiane alla luce solare (elioterapia) possono migliorare la psoriasi. Prima di esporsi alle radiazioni ultraviolette, occorre però applicare un’adeguata protezione.
  • Banda larga UVB: dosi controllate di luce a banda larga UVB da una fonte di luce artificiale possono trattare placche singole, psoriasi diffusa e psoriasi che non migliora con trattamenti topici. Gli effetti collaterali a breve termine includono arrossamento, prurito e pelle secca. Idratare regolarmente può aiutare ad alleviare il disagio.
  • Banda stretta UVB: la terapia della luce a banda stretta UVB è in genere più efficace del trattamento a banda larga UVB. Di solito viene somministrato due o tre volte a settimana fino a quando la pelle non migliora. Tuttavia, la fototerapia UVB a banda stretta può causare ustioni più gravi e di lunga durata.
  • Psoraleni più ultravioletti A (PUVA): questo trattamento prevede l’assunzione di un farmaco sensibilizzante alla luce (psoraleni) prima dell’esposizione ai raggi UVA. La luce UVA penetra più in profondità nella pelle rispetto alla luce UVB e lo psoralene rende la pelle più reattiva all’esposizione ai raggi UVA. Questo trattamento più aggressivo migliora costantemente la pelle ed è spesso utilizzato per i casi più gravi di psoriasi. Gli effetti collaterali a breve termine includono nausea, mal di testa, bruciore e prurito. Gli effetti collaterali a lungo termine includono pelle secca e rugosa, lentiggini, maggiore sensibilità al sole e aumento del rischio di cancro della pelle, incluso il melanoma.
  • Laser ad eccimeri: con questa forma di terapia della luce, una forte luce UVB colpisce solo la pelle colpita. La terapia laser ad eccimeri richiede meno sessioni rispetto alla fototerapia tradizionale perché viene utilizzata una luce UVB più potente. Gli effetti collaterali possono includere arrossamento e vesciche.

Trattamento farmacologico

Il ricorso a farmaci per via orale o iniettati si rende necessario per la psoriasi da moderata a grave o quando altri trattamenti non hanno funzionato. A causa dei gravi effetti collaterali, alcuni di questi farmaci vengono utilizzati solo per brevi periodi, alternati ad altre tipologie di trattamenti. Ecco quali sono:

  • Retinoidi per via orale: riducono la produzione di cellule della pelle. Una volta sospesa l’assunzione, è probabile che i sintomi della psoriasi tornino. Gli effetti collaterali includono perdita di capelli e infiammazione delle labbra. Le persone in gravidanza o che vogliono rimanere incinte entro i prossimi tre anni non dovrebbero assumere retinoidi a causa del rischio di possibili difetti alla nascita.
  • Metotrexato: solitamente somministrato settimanalmente come singola dose orale, questa sostanza riduce la produzione di cellule della pelle e sopprime l’infiammazione. È associato spesso a disturbi di stomaco, perdita di appetito e affaticamento. Le persone che assumono metotrexato a lungo termine necessitano di test continui per monitorare la conta ematica e la funzionalità epatica.
  • Ciclosporina: assunta per via orale per la psoriasi grave, sopprime il sistema immunitario. È simile al metotrexato in efficacia ma non può essere utilizzato continuamente per più di un anno. Come altri farmaci immunosoppressori, la ciclosporina aumenta il rischio di infezione e altri problemi di salute, compreso il cancro. Le persone che assumono ciclosporina necessitano di un monitoraggio continuo della pressione sanguigna e della funzione renale.
  • Biologici: questi farmaci, solitamente somministrati per iniezione, alterano il sistema immunitario in modo da interrompere il ciclo della malattia e migliorarne i sintomi in poche settimane. Molti di questi farmaci sono approvati per il trattamento della psoriasi da moderata a grave in persone che non hanno risposto alle terapie di prima linea. Devono però essere usati con cautela e sotto stretto controllo medico perché, sopprimendo il sistema immunitario, aumentano il rischio di infezioni gravi. In particolare, le persone che assumono questi trattamenti devono essere sottoposte a screening per la tubercolosi.
  • Altri farmaci utilizzati sono i corticosteroidi per controllare l’infiammazione e il prurito.
Come curare la psoriasi

Come curare la psoriasi: consigli utili

Nei casi di psoriasi da lieve a moderata, è possibile tenere a bada le fasi più acute della malattia adottando alcuni rimedi fai da te e alcune modifiche al proprio stile di vita.

Oltre a smettere di fumare e a limitare il consumo di alcolici, che rientrano fra i fattori scatenanti la malattia, è importante:

  • Lavare la pelle tutti i giorni per rimuovere le squame e calmare la pelle infiammata. Per potenziare gli effetti benefici del bagno, può essere utile aggiungere della farina d’avena colloidale e/o dei sali di Epsom all’acqua tiepida e stare immersi per almeno 15 minuti.
  • Idratare la pelle: dopo il bagno, asciugare delicatamente e applicare una crema idratante a base di unguento mentre la pelle è ancora umida. Per la pelle molto secca, gli oli possono essere preferibili: hanno più capacità di resistenza rispetto a creme o lozioni.
  • Coprire le zone colpite durante la notte: prima di andare a letto, può essere utile applicare una crema idratante sulla pelle interessata e avvolgerla con pellicola trasparente. Al risveglio, rimuovere la plastica e lavare via le squame.
  • Esporre la pelle a piccole quantità di luce solare: come abbiamo visto, una quantità controllata di luce solare può migliorare la psoriasi, ma troppo sole può innescare o peggiorare le fasi acute e aumentare il rischio di cancro della pelle.
  • Evitare i fattori scatenanti della psoriasi: per limitare infine i sintomi di psoriasi può essere utile anche prendere provvedimenti per prevenire ogni tipo di fattore scatenanti comprese infezioni e lesioni della pelle.
  • Ridurre lo stress: a tal proposito può essere utile praticare delle tecniche di rilassamento.
  • Dormire in modo adeguato: la stanchezza cronica e l’insonnia aumentano infatti le probabilità di manifestare i sintomi di psoriasi e/o avere delle ricadute.

Come curare la psoriasi in modo naturale

La psoriasi, quando si presenta in forma meno grave, tale da rappresentare solo un disturbo estetico e non di salute, può essere controllata anche con lo stile di vita e alcuni rimedi naturali. Fra questi ultimi sono da segnalare per la loro efficacia:

  • Gel di Aloe vera: grazie alla presenza di polisaccaridi e agenti antiossidanti il gel di aloe esercita un’azione riepitelizzante, idratante e antinfiammatoria.
  • Propoli: i flavonoidi presenti in questo derivato del miele promuovono l’azione antiossidante, antisettica e antinfiammatoria.
  • Olio di macadamia, mandorle dolci e jojoba: le forti proprietà idratanti ed emollienti di questi oli combattono il prurito e proteggono la pelle dal dolore e dall’infiammazione.
  • Squalene: si tratta di un idrocarburo triterpenico presente anche nell’olio di oliva e nell’olio di germe di grano, che ha il potere di proteggere e rigenerare i tessuti cutanei.
  • Acido salicilico (estratto da salice): la sua azione antinfiammatoria contribuisce alla riduzione del rossore e dell’infiammazione delle placche.
  • Avena colloidale: questa sostanza, aggiunta all’interno di bagni o prodotti topici, contribuisce a lenire prurito, infiammazione e dolore della pelle irritata.
  • Ossido di zinco: svolge una forte azione antisettica, protettiva e rigenerante anche quando le placche sono accompagnate da lesioni o piaghe.

Queste sostanze possono essere usate da sole oppure all’interno di preparati erboristici e/o prodotti appositamente realizzati per combattere la psoriasi da parte di aziende che operano nel campo della salute e del benessere.

Fra questi prodotti, ve ne segnaliamo uno, Psorilax, che si è rivelato particolarmente efficace nel combattere tutti i sintomi di questa malattia.

Psorilax

Si tratta di un prodotto altamente innovativo che vi permetterà di sbarazzarvi della psoriasi in modo rapido e indolore. In sole poche settimane, la pelle secca, irregolare ed arrossata tipica di questa malattia sarà nuovamente liscia e morbida come la seta grazie ad una formula unica che sfrutta solo ed esclusivamente principi attivi naturali dalla forte azione calmante e rigenerante.

Psorilax
Rmuove l'irritazione
Nutre e lenisce la pelle
Acquisto

La prima sensazione che viene avvertita da coloro che utilizzano questa è un gran senso di freschezza, che minimizza fin da subito il prurito e l’irritazione. Dopodiché, l’apporto di nutrienti normalizza la microcircolazione, fornisce vitamine e minerali, ripara e disinfetta la pelle mediante ioni d’argento attivi, evitando così ulteriori complicazioni.

Per approfondire: Psorilax: Caratteristiche, Benefici e Modalità di Utilizzo

Clicca qui per comprare Psorilax a prezzo scontato

Tipi di psoriasi

Esistono non uno ma diversi tipi di psoriasi. Ecco qui quelli principali.

A placche

È la forma più comune. Provoca pelle secca, macchie sulla pelle sollevate e rosse, ricoperte da squame argentee. Le placche comportano spesso prurito e/o dolore e essercene poche o molte. Di solito, compaiono su gomiti, ginocchia, parte bassa della schiena e cuoio capelluto.

Guttata

Colpisce principalmente giovani adulti e bambini. Di solito è innescata da un’infezione batterica come lo streptococco. È caratterizzata da piccole lesioni a forma di goccia su tronco, braccia o gambe.

Inversa

Si manifesta principalmente tra le pieghe della pelle dell’inguine, dei glutei e del seno. La psoriasi inversa provoca chiazze lisce di pelle rossa che peggiorano con l’attrito e la sudorazione. È in genere scatenata da un’infezione fungina o micosi.

Pustolosa

È la più rara. Causa lesioni piene di pus chiaramente definite che si verificano in chiazze diffuse (psoriasi pustolosa generalizzata) o in aree più piccole sui palmi delle mani o sulla pianta dei piedi.

Eritrodermica

Anche questo tipo di psoriasi è piuttosto raro. Quando si verifica, può coprire tutto il corpo con un’eruzione cutanea rossa e desquamata che può prudere o bruciare intensamente.

Psoriasica

Infine, quando la psoriasi interessa anche le articolazioni, si parla di artrite psoriasica i cui sintomi sono già stati descritti sopra. A volte, l’artrite psoriasica presenta solo i sintomi alle unghie e/o alle ossa, per questo  difficile da diagnosticare.

Psoriasi: Cause e fattori predisponenti

Anche se non si conoscono fino in fondo le cause della psoriasi, si ritiene che sia un problema del sistema immunitario legato a fattori genetici.

Come nel caso di altre malattie autoimmuni (ad esempio, l’artrite reumatoide) i sintomi sono il risultato dell’attacco del corpo. Nel caso specifico della psoriasi, i globuli bianchi, noti come “cellule T”, attaccano erroneamente le cellule della pelle.

In condizioni normali, i globuli bianchi vengono invece impiegati come difesa immunitaria per attaccare e distruggere i batteri invasori e combattere le infezioni. 

La produzione accelerata di cellule della pelle fa sì che nuove cellule si sviluppino troppo rapidamente. Queste nuove cellule vengono spinte in superficie dove si accumulano. Ciò si traduce nelle placche e nelle squame comunemente associate alla psoriasi.

Questo errato meccanismo di funzionamento del sistema immunitario è dettato ovviamente dalla genetica.

Tuttavia si pensa che la psoriasi sia influenzata anche da fattori ambientali quali ad esempio:

  • Infezioni, come mal di gola o infezioni della pelle.
  • Clima, soprattutto se freddo e secco.
  • Lesioni alla pelle, come un taglio o un graffio, una puntura di insetto o una grave scottatura solare.
  • Fumo di sigaretta ed esposizione al fumo passivo.
  • Consumo elevato di alcol.
  • Assunzione di alcuni farmaci, tra cui litio, farmaci per la pressione alta e farmaci antimalarici.
  • Rapida sospensione dei corticosteroidi orali o sistemici.
  • Stanchezza e/o disturbi del sonno.
  • Stress, ansia o depressione.

Psoriasi: diagnosi

La maggior parte dei medici è in grado di fare una diagnosi di psoriasi con un semplice esame fisico. I sintomi della psoriasi sono tipicamente evidenti e facili da distinguere da altre condizioni che possono causare sintomi simili.

Quando invece i sintomi non sono chiari, oppure il medico desidera confermare una diagnosi sospetta, è possibile prelevare un piccolo campione di pelle per effettuare una biopsia. Il campione verrà inviato a un laboratorio, dove verrà esaminata al microscopio. L’esame serve anche a diagnosticare il tipo di psoriasi cui si è affetti e ad escludere altri possibili disturbi o infezioni.

Conclusioni

Nel corso di questo articolo è emerso chiaramente quanto la psoriasi sia un disturbo abbastanza complesso causato da fattori sia genetici che ambientali, che però, nei casi meno gravi, può essere tenuto a bada anche con lo stile di vita e rimedi naturali.

Nei casi più gravi, invece, si consiglia il ricorso a farmaci che agiscono a livello del sistema immunitario bloccando la proliferazione cellulare che dà luogo a macchie e squame. 

Nel corso dell’articolo vi abbiamo suggerito un prodotto utile ma dovete sempre consultare il vostro medico curante prima di assumere qualsiasi cosa.

Clicca qui per comprare Psorilax al miglior prezzo

Leggi anche: Come pulire le orecchie

Domande frequenti su come curare la psoriasi

La psoriasi è contagiosa?

No, trattandosi di una malattia autoimmune, non è possibile trasmetterla ad un’altra persona. Toccare una lesione psoriasica su un’altra persona non farà quindi sviluppare la malattia.

Chi è maggiormente a rischio di psoriasi?

Le persone che corrono maggiormente il rischio di sviluppare la psoriasi sono coloro che hanno un genitore o altro familiare stretto con questo problema, vivono in un clima arido e secco, presentano altre infezioni della pelle, assumono regolarmente farmaci, hanno alti livelli di stress e hanno abitudini errate come il fumo di sigaretta e l’abuso di alcool.

La psoriasi è ereditaria?

Sì, la psoriasi essendo una malattia autoimmune si manifesta più frequentemente nelle persone che hanno una predisposizione genetica trasmessa per via ereditaria. Tuttavia fra le cause di psoriasi vi sono anche fattori ambientali.

È possibile prevenire la psoriasi?

Sì, è possibile prevenire la comparsa delle macchie e delle squame e il riacutizzarsi della malattia limitando alcuni fattori di rischio (ad esempio evitando di fumare, bere alcolici e controllando lo stress e i disturbi del sonno). Tuttavia, la prevenzione attraverso lo stile di vita e i rimedi di tipo naturale funziona prevalentemente nei casi di psoriasi meno gravi.

Click to rate this post!
[Total: 0 Average: 0]
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.