Cosa sono i Chetoni: fanno dimagrire?

A tutti quanti piacerebbe perdere peso senza dover fare una dieta drastica. I chetoni servono proprio a questo. Andiamo quindi a scoprire nell’articolo che segue cosa sono i chetoni e a cosa servono. Parleremo anche di alcuni prodotti assolutamente naturali che possono servire a produrre i chetoni nel nostro organismo.

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Cosa sono i Chetoni

I chetoni sono sostanze chimiche che si accumulano nel nostro organismo quando questo inizia a bruciare i grassi per produrre energia. La causa più comune di chetoni è la carenza di insulina. Senza abbastanza insulina, il glucosio si accumula nel flusso sanguigno e non può entrare nelle cellule. Le cellule quindi bruciano i grassi invece del glucosio. Ciò provoca la formazione di chetoni nel sangue che alla fine fuoriescono nelle urine.

Si tratta quindi di composti organici che hanno la caratteristica di avere il gruppo carbonilico (un composto di atomi) in un carbonio secondario nella catena, che si verifica quindi tra due carboni. Quando c’è un solo gruppo, si chiama monoketone, quando ce ne sono due lo chiamiamo diketone e quando ce ne sono tre, lo chiamiamo tricetone. Quando i radicali legati al carbonio che contiene il gruppo carbonile sono gli stessi, si chiama chetone simmetrico e quando sono diversi, lo chetone asimmetrico.

Tipi di chetoni e caratteristiche

I chetoni che sono costituiti da meno di dieci atomi di carbonio, sono in genere allo stato liquido, con una densità inferiore a quella dell’acqua. I chetoni costituiti invece da catene più grandi, hanno invece una forma solida. Il propanone, che uno dei chetoni più piccoli, è completamente idrosolubile, mentre gli altri chetoni liquidi sono parzialmente solubili. I chetoni solidi sono infine sempre insolubili.

Un’altra caratteristica dei chetoni più piccoli, è quella di avere un odore gradevole tanto che possono essere usati negli olii essenziali estratti da fiori e frutti nella produzione di profumi. Vengono inoltre utilizzati come materie prime per solventi per pitture, vernici, smalti, oltre a produrre seta e medicinali.

Come si formano i chetoni

I chetoni si formano quando non c’è abbastanza zucchero o glucosio per alimentare il fabbisogno del corpo. Ciò si verifica di notte e durante le diete o il digiuno. Durante questi periodi, i livelli di insulina sono bassi, ma i livelli di glucagone ed epinefrina sono relativamente normali. Questa combinazione di bassa insulina e livelli relativamente normali di glucagone ed epinefrina provoca il rilascio di grasso dalle cellule adipose. I grassi viaggiano attraverso il flusso sanguigno per raggiungere il fegato dove vengono trasformati per diventare corpi chetonici.

I corpi chetonici quindi circolano di nuovo nel flusso sanguigno e vengono raccolti dai muscoli e da altri tessuti per alimentare il metabolismo del corpo. In una persona senza diabete, la produzione di chetoni è il normale adattamento del corpo alla fame. I livelli di zucchero nel sangue non vanno mai troppo in alto, perché la produzione è regolata solo dall’esatto equilibrio di insulina, glucagone e altri ormoni. L’acetoacetato è il primo chetone creato dalla scomposizione del grasso. Ciò porta alla formazione di beta-idrossibutirrato. L’acetone viene creato spontaneamente come sottoprodotto dell’acetoacetato attraverso la decarbossilazione.

La produzione di chetoni può avvenire anche con un livello di zucchero nel sangue normale o basso. In questo caso si parla di “chetoni della fame” o “chetoni nutrizionali”. Durante una malattia o un cambiamento estremo della dieta, se diminuiamo in modo significativo la quantità di carboidrati che mangiamo, questo può indurre il corpo a usare i grassi per produrre energia perché non ci sono abbastanza carboidrati da bruciare.

A cosa servono i chetoni

Gli esseri umani hanno sempre fatto affidamento sui chetoni per produrre energia quando le fonti di glucosio sono scarse, infatti è un normale stato di metabolismo poiché la maggior parte dei bambini nasce in uno stato di chetosi. Tuttavia, con abbondanti fonti di carboidrati, le persone raramente accedono alla chetosi e diventa una via metabolica inattiva.

I nostri antenati probabilmente hanno attraversato periodi di tempo frequenti in cui i cibi ricchi di carboidrati non erano disponibili. Per questo motivo, i nostri corpi possono facilmente adattarsi al consumo dei chetoni.

Gli effetti che si hanno quando il nostro corpo inizia a produrre chetoni, quindi in gergo tecnico si dice che “entra in uno stato di chetosi”, sono i seguenti:

  • Diminuzione del grasso corporeo
  • Migliore sensibilità all’insulina e riduzione della concentrazione di zuccheri nel sangue
  • Migliori prestazioni fisiche e mentali
  • Perdita di peso
  • Controllo dei livelli ormonali
  • Riduzione dell’appetito

In una dieta, la chetosi si rivela quindi un’opzione molto utile per perdere peso, prima di tutto perché promuove un aumento dell’ossidazione dei grassi, il nostro corpo inizia cioè a bruciare i grassi alimentari e il proprio grasso corporeo come principale fonte di energia.

In più, la chetosi aiuta a mantenere la perdita di chili regolando gli ormoni che influenzano il peso. Infine, quando il corpo inizia a produrre chetoni ci sentiamo anche molto più sazi e il nostro appetito si riduce facendoci mangiare di meno.

Attenzione a non confondere la chetosi con la chetoacidosi, una condizione medica molto pericolosa che si verifica più spesso nelle persone con diabete di tipo 1 se non assumono insulina.

Usi commerciali dei chetoni

Esistono diversi modi per ottenere chetoni in laboratorio, ma il più comune è l’ossidazione degli alcol secondari. Il propanone, popolarmente noto come acetone o solvente per unghie, è il più importante sul mercato e viene utilizzato per rimuovere lo smalto.

Industrialmente, molti degli olii essenziali estratti da fiori e frutti e utilizzati nella produzione di profumi sono composti chetonici. Sono anche usati nell’estrazione di grassi da semi come girasole e arachidi. I chetoni possono anche essere usati per estrarre la cocaina dalla foglia di coca, il che rende il suo uso limitato e controllato dalle agenzie di polizia federali.

Esteri chetogeni

A differenza dei chetoni naturali prodotti da una dieta chetonica, gli esteri chetonici sono esogeni – nel senso che sono prodotti al di fuori del nostro corpo – e sono prodotti mescolando i chetoni con un composto alcolico per renderli bevibili. I chetoni esogeni stessi non sono una novità; sono stati somministrati per decenni nel contesto della ricerca sul metabolismo.

Ciò che rende straordinari gli esteri dei chetoni è che sono ingeribili, rendendoli molto più pratici di quelli endovenosi. Tuttavia, elevano i chetoni allo stesso livello di una dieta chetogenica, il tutto senza rimuovere i carboidrati o rischiare altri effetti collaterali dannosi per la salute (come i livelli di sodio alle stelle). Ecco perché sono spesso usati come principio attivo all’interno di prodotti per dimagrire.

Effetti dei chetoni

Chetoni alti: cosa significa

Avere i chetoni alti può essere dannoso, poiché si tratta di una condizione che può indicare che il nostro corpo ha bisogno di insulina. Non a caso, tutte le persone con diabete sono a rischio di accumulo di chetoni nel sangue.

Se l’innalzamento dei chetoni nei pazienti diabetici non viene trattato, c’è il rischio di sviluppare un’altra condizione molto grave chiamata chetoacidosi diabetica (CAD). Questa a sua volta può comportare:

  • Gonfiore nel cervello
  • Perdita di coscienza
  • Coma diabetico
  • Morte

I primi sintomi che possono indicare un innalzamento dei chetoni nel nostro corpo sono:

  • Bocca secca
  • Livelli di zucchero nel sangue superiori a 240 milligrammi per decilitro (mg / dL)
  • Forte sete
  • Minzione frequente

Se non si riceve un trattamento, i sintomi possono progredire velocemente in:

  • Confusione mentale
  • Estrema fatica
  • Pelle arrossata
  • Respiro con odore fruttato simile a quello dell’acetone
  • Nausea
  • Vomito

È, quindi, estremamente importante controllare il livello dei chetoni nei pazienti diabetici e in tutte le persone affette da qualche malattia ogni volta che il livello di zucchero nel sangue è superiore a 240 milligrammi per decilitro (mg / dL) o quando si presentano uno o più sintomi fra quelli descritti sopra.

Chetoni nelle urine: come rilevarli

Il test delle urine per misurare i livelli di chetoni può essere fatto anche a casa. Sono infatti disponibili in farmacia dei kit specifici che permettono di misurare la concentrazione di corpi chetonici nell’urina che possono essere acquistarti anche senza prescrizione medica.

Per eseguire il test, è sufficiente urinare in un contenitore pulito e immergere la striscia reattiva nelle urine. Nel caso di un neonato che non ha ancora imparato ad usare il vasino, è possibile premere lo stick direttamente sul pannolino bagnato.

Le strisce reattive per urine contengono sostanze chimiche speciali che cambiano colore quando reagiscono con i chetoni. È possibile interpretare i risultati del test confrontando la striscia reattiva con la tabella dei colori sulla confezione. Nel caso il testo rilevi la presenza di chetoni nelle urine, questa condizione è chiamata chetonuria o in gergo più colloquiale “acetone”.

In alternativa al kit per l’analisi dei chetoni nelle urine, è possibile ricorrere ad un misuratore per testare i chetoni nel sangue del tutto simile a quello usato per misurare la concentrazione di glucosio nel sangue. In questo caso si deve solo pungere il dito con l’ago in dotazione dell’apparecchio e mettere una piccola goccia di sangue nell’area di rilevazione del test.

Trattamento per alti livelli di chetoni

Il trattamento di alti livelli di chetoni nelle persone malate o affette da diabete include solitamente una o più di queste opzioni:

  • Somministrazione di elettroliti quali potassio, sodio e cloruro per ridurre un loro eventuale scompenso
  • Reidratazione per via endovenosa allo scopo di diluire il glucosio nel sangue
  • Somministrazione di insulina via flebo per migliorare la capacità di utilizzare il glucosio in eccesso nel sangue per produrre energia.

Aldeidi e chetoni

Come i chetoni, anche le aldeidi sono composti organici contenenti entrambi il gruppo carbonilico C=O. Il gruppo funzionale di un’aldeide è un gruppo carbonilico legato ad almeno un atomo di idrogeno. Il gruppo funzionale di un chetone è invece un gruppo carbonilico legato a due atomi di carbonio.

Sia le aldeidi che i chetoni sono inoltre caratterizzati da notevole reattività, infatti danno luogo ad una serie di reazioni caratteristiche le più comuni dei quali sono:

  • Ossidazione: in particolare le aldeidi vengono ossidate in ambiente acido da ossidanti quali bicromato di potassio o permanganato di potassio con ottenimento di acido carbossilico avente lo stesso numero di atomi di carbonio dell’aldeide. I chetoni invece danno luogo a ossidazione a esteri in presenza di un perossiacido;
  • Riduzione ad alcoli: le aldeidi e i chetoni vengono ridotti rispettivamente ad alcoli primari e ad alcoli secondari utilizzando quali riducenti il litio alluminio idruro, il sodio boroidruro o tramite idrogenazione catalitica;
  • A idrocarburi: il gruppo carbonilico di aldeidi e chetoni può essere ridotto a –CH2. Tale reazione può avvenire in ambiente acido (riduzione di Clemmensen) in presenza di un amalgama zinco-mercurio in ambiente basico (riduzione di Wolff-Kishner) in presenza di idrazina e di glicole etilenico;
  • Formazione di cianidrine: le aldeidi e i chetoni reagiscono in ambiente acido con il cianuro per dare cianidrine;
  • Addizione di acqua: aldeidi e chetoni reagiscono con l’acqua per dare dioli geminali.

Le aldeidi sono comunemente presenti in natura come costituenti di oli essenziali come la vaniglina e la cannella. Si trovano anche nel nostro organismo come gruppo prostetico (vale a dire una molecola non proteica ma strettamente legata ad una proteina) di enzimi e derivati vitaminici. In altri casi sono prodotti di sintesi e costituiscono una classe di composti di grande importanza proprio a causa dell’elevata reattività.

Le aldeidi prodotte sinteticamente sono spesso utilizzate dall’industria cosmetica e dei saponi in quanto il loro profumo inebriante e persistente evoca una forte sensazione di pulizia.  Il capostipite dei profumi aldeidici è non a caso il famoso Chanel n° 5, a cui è seguita una lunga serie di successori.

Chetoni dieta

Per entrare in chetosi, come abbiamo detto, sono necessari bassi livelli di insulina, l’ormone di accumulo del grasso. Il modo principale per farlo è seguire una rigorosa dieta a basso contenuto di carboidrati, chiamata anche dieta chetogenica. Oltre a questa dieta, ci sono altri modi per intensificare la chetosi. Il più efficace è aggiungere alla dieta keto il digiuno intermittente.

Vediamo meglio in cosa consiste la dieta chetogenica. Essa mira prima di tutto a fare in modo che il corpo utilizzi come fonte di energia solo i grassi del cibo e del corpo. Pertanto, questa dieta è ricca di grassi e proteine ​​e povera di carboidrati, causando la scomposizione del grasso corporeo al fine di generare corpi chetonici, che vengono trasportati nel cervello e nei muscoli.

In questo tipo di dieta, il consumo di carboidrati rappresenta dal 10 al 15% delle calorie giornaliere e aumenta il consumo di cibi ricchi di grassi. Pertanto, nella dieta chetogenica, il nutrizionista può raccomandare il consumo di noci, semi, avocado e pesce per limitare il consumo di frutta e cereali, ad esempio.

Rischi della dieta keto

Poiché la dieta chetogenica è molto restrittiva, il corpo attraversa un periodo di adattamento, in cui possono manifestarsi alcuni effetti collaterali come ad esempio  presenza di diarrea o costipazione, nausea e vomito.

Pertanto, è importante che questa dieta venga condotta con la guida e il supporto del nutrizionista, in modo da poter effettuare modifiche e controllare il livello di chetoni nelle urine e nel sangue.

Non tutti possono seguire una dieta chetogenica. Deve essere il medico specialista che valuta se la persona può sottoporsi a questo trattamento. Oltre ad analizzare la storia clinica del paziente, lo stesso dovrà sottoporsi ad analisi complete e un elettrocardiogramma.

Prodotti che promuovono la produzione di chetoni e la chetosi

Ecco i migliori prodotti per la produzione di chetosi.

Keton Aktiv

Si tratta di un potente integratore alimentare, formulato con Attivatori Chetosi che permettono di bruciare tutti i grassi in eccesso, senza necessariamente ricorrere a drastiche diete od estenuanti esercizi fisici.

Il prodotto si presenta in capsule contenute in un barattolo, con la chiusura a tappo che ne garantisce la freschezza, dove è possibile trovarne ben 30, con le quali è possibile portare avanti un solo ciclo sufficiente ad ottenere risultati davvero eccellenti.

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L’integratore alimentare è particolarmente indicato per i soggetti alle prese con una dieta ipocalorica chetogenica a ridotto apporto di carboidrati che, soprattutto nel corso del lungo periodo, rischia di affaticare lo stato psicofisico.

Solitamente per raggiungere la chetosi ci vogliono dai 7 ai 14 giorni. Una sola pillola di Keton Aktiv riduce queste tempistiche a 40-50 minuti, in cui si avvia il processo di trasformazione dei grassi in energia e calano gli ammassi grassi.

Può comunque essere assunto da tutti coloro che vogliono dimagrire come un coadiuvante nella lotta al sovrappeso per apportare diversi benefici e vantaggi all’organismo. È sufficiente assumere il prodotto ogni giorno per perdere fino a 10-15 kg di peso in eccesso in un mese!

Per approfondire:

Raspberry ketone 700.

Rasberry ketone 700 rientra nella categoria degli integratori alimentari per dimagrire. Il prodotto sfrutta infatti l’azione dei chetoni di lampone per bruciare più velocemente i grassi accumulati nell’organismo.

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Si tratta, infatti, di potenti antiossidanti capaci di accelerare la combustione dei lipidi grazie al processo di termogenesi. In più, favoriscono il senso di sazietà in quanto riescono a trattenere l’acqua. Ai lamponi sono inoltre attribuite anche notevoli proprietà antinfiammatorie, grazie anche all’elevato contenuto di vitamina C, e hanno anche il merito di alzare le difese del nostro sistema immunitario.

L’effetto antiossidante si fa sentire anche sulla pelle, in quanto i polifenoli in essi contenuti contrastano efficacemente l’azione dei radicali liberi, rallentando la formazione di rughe e segni di espressione. Possiamo quindi classificare a tutti gli effetti Raspberry ketone non solo come un integratore per dimagrire, ma come un vero e proprio rimedio antinvecchiamento capace di rimetterci in forma, migliorare la nostra salute e farci apparire più giovani e belli.

Per approfondire:

Conclusioni

I chetoni sono dei composti organici che vengono prodotti dal nostro organismo quando il corpo inizia a bruciare grassi anziché zuccheri per produrre energia. Sono quindi molto utili per conseguire più rapidamente la perdita di peso, oltre che per migliorare le proprie prestazioni fisiche e mentali.

Tuttavia avere i chetoni alti può anche essere una condizione predisponente la chetoacidosi, una patologia molto seria che può portare al coma e perfino alla morte.

Ti potrebbero interessare anche:

Domande frequenti sui chetoni

Cosa sono i chetoni?

I chetoni sono sostanze chimiche che si accumulano quando il corpo inizia a bruciare i grassi per produrre energia.

La produzione di chetoni può avvenire con un livello di zucchero nel sangue normale?

I chetoni possono anche essere presenti quando il livello di zucchero nel sangue è normale o basso. Questi sono talvolta chiamati “chetoni della fame” o “chetoni nutrizionali”. Durante una malattia o un cambiamento estremo della dieta, se diminuisci in modo significativo la quantità di carboidrati che mangi, questo può indurre il corpo a usare i grassi per produrre energia perché non ci sono abbastanza carboidrati da bruciare.

I chetoni possono essere dannosi?

Sì. Avere i chetoni può essere dannoso, poiché possono indicare che il tuo corpo ha bisogno di più insulina. Un accumulo di chetoni può anche portare a chetoacidosi diabetica (CAD). I segni che hai CAD includono chetoni alti, vomito, dolore addominale, respiro fruttato o simile all’acetone (simile all’odore del solvente per smalto per unghie), respiro rapido, pelle arrossata e mancanza di energia.

Gli sportivi possono seguire una dieta chetogenica?

Sì. In effetti lo stato di chetosi si utilizza spesso nel mondo del fitness durante l’ultima fase del periodo di definizione, quando si sta cercando cioè di rimuovere la maggiore quantità di grasso possibile che ricopre il muscolo che si va a creare durante la fase di costruzione della massa.

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