Dieta alcalina: cos’è e quali effetti ha sul nostro corpo
La dieta alcalina è anche conosciuta come dieta acido-alcalina o dieta delle ceneri alcaline.
Si basa sulla considerazione che l’assunzione di alcuni alimenti può alterare il valore del pH, vale a dire la misurazione di acidità o alcalinità, del nostro corpo.
Scopriamo insieme nei paragrafi che seguono tutto quello che c’è da sapere su questo regime alimentare dietetico.
Indice
Storia della dieta alcalina
L’inventore o padre della dieta alcalina è considerato il biologo francese Claude Bernard il quale, nel corso di alcuni studi sulla dieta dei conigli condotti nel 1850, osservò che sostituendo gli alimenti vegetali con quelli animali nella dieta di questi ultimi il pH della loro urina diveniva sempre più acido.
Tuttavia, la teorizzazione vera e propria della dieta alcalina o delle ceneri alcaline avvenne solo all’inizio del XX secolo.
Una versione più recente ed aggiornata di questa dieta è stata promossa all’inizio degli anni 2000 dal medico naturopatico Robert O. Young nel suo libro “The pH Miracle”.
Nella sua opera, venduta in oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo, si consiglia di raggiungere l’equilibrio ottimale tra un ambiente alcalino e acido assumendo prevalentemente alimenti a basso contenuto di carboidrati, alimenti alcalini e bevande come acqua potabile.
La popolarità della dieta alcalina di Young è stata anche rafforzata dall’appoggio di celebrità come Gwyneth Paltrow, Kirsten Dunst e Jennifer Aniston.
Come funziona la dieta alcalina?
I sostenitori della dieta alcalina paragonano il nostro metabolismo al fuoco che brucia. Ogni volta che una cosa viene “bruciata” rimane un residuo di cenere.
Allo stesso modo, gli alimenti che mangiamo lasciano un residuo di “cenere” noto come rifiuto metabolico. Questo rifiuto metabolico può essere alcalino, neutro o acido.
A loro volta, i rifiuti metabolici influenzano l’acidità del corpo. In altre parole, se mangiamo in prevalenza cibi che lasciano cenere acida, il nostro sangue sarà più acido. Mangiando invece cibi che lasciano cenere alcalina, il nostro sangue sarà più alcalino.
I componenti alimentari che lasciano una cenere acida sono carne, pollame, pesce, latticini, uova e cereali, mentre i componenti alcalini includono frutta, legumi e verdure. Grassi, amidi e zuccheri sono invece considerati neutri.
Ora, sempre secondo coloro che sostengono questo regime dietetico, la cenere acida ci rende più vulnerabili ad alcuni tipi di malattie, mentre la cenere alcalina è considerata protettiva.
Scegliendo quindi alimenti alcalini, dovremmo essere in grado di “alcalinizzare” il nostro corpo migliorando anche la nostra salute complessiva.
Inoltre, privilegiando alimenti ipocalorici e sani come la frutta, la verdura e gli ortaggi la dieta alcalina favorisce la perdita di peso.
Alimenti consentiti
La dieta alcalina è una dieta che privilegia alimenti di origine vegetale, come la frutta, la verdura, i legumi e la soia. È dunque compatibile anche con una dieta vegetariana o vegana.
Alimenti non consentiti
Questa dieta esclude tutti gli alimenti acidi come ad esempio il grano, la carne, il latte, i formaggi, il pesce, le uova, i crostacei. Anche l’alcool e la caffeina non sono tollerati entro lo schema alimentare della dieta acido-alcalina.
Eliminando quindi la gran parte degli alimenti che contengono allergeni come il lattosio e il glutine, questa dieta è ottima per coloro che soffrono di allergie e/o intolleranze alimentari.
Quali sono i vantaggi per la salute
La dieta alcalina comporta molti benefici per la nostra salute. Ad esempio, alcuni studi dimostrano che le diete a basso contenuto di alimenti acidi come le proteine animali possono aiutare a prevenire le malattie renali e migliorare la condizione di coloro che sono affetti da calcolosi.
Altre ricerche suggeriscono invece che eliminare o ridurre i cibi acidi ha effetti benefici soprattutto sulle ossa, quindi la dieta alcalina può aiutare a combattere il mal di schiena e soprattutto a prevenire l’osteoporosi nelle donne in menopausa essendo il calcio un minerale che vive soprattutto in ambiente alcalino.
Ma non è tutto. Dato che le diete alcaline eliminano alcuni alimenti strettamente correlati con la salute del cuore e delle arterie, come le carni rosse e i cibi trasformati, si ritiene che possano essere utili a contrastare le malattie cardiache.
Infine, essendo una dieta basta su alimenti sani e ricchi di antiossidanti come la frutta e la verdura, molti ritengono che abbia anche una funzione anticancro.
Non sembra tuttavia avvalorata l’ipotesi che sia proprio l’alcalinità a sfavorire la comparsa di cellule tumorali, in quanto queste crescono sia in ambienti acidi che in ambienti alcalini.
Dieta alcalina e perdita di peso
La dieta alcalina fa dimagrire? Non ci sono dubbi che i cibi consentiti da questo tipo di dieta favoriscono la perdita di peso.
Questo però sembra collegato più al fatto che la dieta alcalina è sostanzialmente una dieta ipocalorica, ovvero a basso contenuto di calorie, piuttosto che all’alcalinità o acidità degli alimenti.
Critiche ed effetti collaterali
Molti degli effetti benefici attribuiti alla dieta alcalina non sono dovuti, in realtà, alla maggiore o minore acidità del sangue. Per comprendere questo occorre conoscere un po’ di chimica corporea.
Si dice che una sostanza ha un pH acido quando questo è compreso fra 0 e 7, basico se fra 8 e 14. Un pH pari a 7 è considerato invece neutro.
Tutti gli organi e le sostanze che sono nel nostro corpo hanno livelli di pH diversi. Il nostro sangue è infatti leggermente alcalino avendo sempre un pH tra 7,35 e 7,45. I
l nostro stomaco è invece sempre acido, con un pH di 3,5 o inferiore. L’urina infine varia il proprio pH a seconda di quello che mangiamo.
In effetti, nulla di ciò che ingeriamo cambierà sostanzialmente il pH del nostro sangue, che rimarrà sempre alcalino contrariamente a quello che sostengono i sostenitori di questa dieta.
Ricette dieta alcalina
Curiosi di scoprire quali sono le ricette previste all’interno del menù di una dieta alcalina? Vediamole subito alcune qui.
Zuppa di porri e asparagi
Ingredienti per 4 persone:
- 800 g di asparagi verdi
- 3 porri
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 4 tazze di brodo vegetale
- sale e pepe q.b.
Preparazione: laviamo gli asparagi e tagliamo l’estremità dei gambi. Tagliamo anche le punte degli asparagi e mettiamole da parte perché saranno usate in seguito.
Tritiamo i gambi e mettiamoli a rosolare per alcuni minuti con i porri pelati, lavati e affettati in una padella con i 2 cucchiai di olio. Aggiungiamo il brodo e facciamo cuocere con un coperchio per circa 25 minuti.
Togliamo la zuppa dal fuoco e frulliamo con un robot da cucina o un frullatore. Condiamo la zuppa a piacere con sale e pepe e aggiungiamo le punte di asparagi.
Mettiamo di nuovo sul fuoco e portiamo ad ebollizione per 5 minuti o fino a quando le punte non si sono ammorbidite.
Insalata di quinoa e verdure
Ingredienti per 4 persone:
- 200 g di quinoa
- 150 g di fagiolini
- 150 g di zucchine piccole
- 160 g di pomodori
- 160 g di ravanelli
- qualche fogliolina di menta
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- sale e pepe q.b.
Preparazione: mettiamo sul fuoco una pentola colma d’acqua e portiamola a bollore. Nel frattempo, sciacquiamo la quinoa sotto acqua corrente, laviamo i fagiolini, spuntiamo le estremità poi tagliamole a pezzetti di 2 cm circa.
Quando l’acqua bolle, aggiungiamo il sale, poi versiamo sia la quinoa che i fagiolini e lasciamo cuocere per 10 minuti a fuoco medio senza il coperchio. Mentre la quinoa e i fagiolini cuociono, laviamo i ravanelli, spuntiamo la base inferiore e superiore e tagliamoli a fettine molto sottili.
Laviamo poi le zucchine e grattugiamole con una grattugia a fori larghi e tagliamo i pomodori a cubetti 7. Trascorso il tempo di cottura, scoliamo la quinoa e i fagiolini in un colino a maglie strette e sciacquiamoli brevemente sotto l’acqua fredda corrente per raffreddarli e fermare la cottura.
Aggiungiamo i ravanelli e i pomodori e condiamo con l’olio extravergine di oliva e aggiustiamo di sale e pepe. Mescoliamo per amalgamare bene il tutto e infine aggiungiamo le foglioline di menta tritate.
Conclusioni
Per concludere, seguire una dieta alcalina aiuta o no a dimagrire? Come abbiamo scritto, questo tipo di dieta dimagrante incoraggia l’assunzione di alimenti sani e poveri di calorie come frutta, verdura e legumi, quindi aiuta le persone a dimagrire.
In generale, però, non ci sono prove scientifiche che siano gli alimenti alcalini a farci dimagrire, anche se numerosi studi hanno dimostrato che una dieta come questa favorisce migliori condizioni di salute.
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Domande frequenti sulla dieta alcalina
L’inventore della dieta alcalina è considerato il biologo francese Claude Bernard il quale, nel corso di alcuni studi sulla dieta dei conigli condotti nel 1850, osservò che sostituendo gli alimenti vegetali con quelli animali nella dieta di questi ultimi il pH della loro urina diveniva sempre più acido.
La dieta alcalina si basa sul principio che ogni volta che mangiamo un alimento, questo viene “bruciato” dal nostro metabolismo lasciando un residuo di cenere. Questo rifiuto metabolico può essere alcalino, neutro o acido. A loro volta, i rifiuti metabolici influenzano l’acidità del corpo. In altre parole, se mangiamo in prevalenza cibi che lasciano cenere acida, il nostro sangue sarà più acido. Mangiando invece cibi che lasciano cenere alcalina, il nostro sangue sarà più alcalino.
La dieta alcalina è una dieta che privilegia alimenti di origine vegetale, come la frutta, la verdura, i legumi e la soia. È dunque compatibile anche con una dieta vegetariana o vegana.
Questa dieta esclude tutti gli alimenti acidi come ad esempio il grano, la carne, il latte, i formaggi, il pesce, le uova, i crostacei. Anche l’alcool e la caffeina non sono tollerati.
Non ci sono dubbi che i cibi consentiti da questo tipo di dieta favoriscono la perdita di peso. Questo però sembra collegato più al fatto che la dieta alcalina è sostanzialmente una dieta ipocalorica, ovvero a basso contenuto di calorie, piuttosto che all’alcalinità o acidità degli alimenti.