Dieta per dimagrire: Ecco la nostra Top 5

Uno dei modi migliori per perdere peso consiste nel ridurre la quantità di calorie ingerite ed effettuare esercizio fisico. Questo può essere ottenuto riducendo soprattutto gli alimenti a base di zuccheri o carboidrati.

Chi sta valutando di iniziare una dieta per dimagrire, dovrebbe quindi prendere in considerazione le diete low carb o a basso contenuto di carboidrati.

Scopriamo di seguito come funzionano, quali sono le migliori ed alcuni prodotti utili da utilizzare in combinazione alla dieta.

Dieta per dimagrire low carb

La dose media giornaliera raccomandata di carboidrati è pari a circa al 60 per cento dell’apporto calorico giornaliero. Facendo quindi una dieta da 2.000 calorie, almeno 1.200 calorie dovrebbero provenire da alimenti a base di carboidrati.

Chi però ha bisogno di perdere peso, otterrà risultati molto più veloci portando la quota di carboidrati ingeriti giornalmente al di sotto del 30/40 per cento.  Le diete a basso contenuto di carboidrati si sono rivelate infatti come quelle più efficaci per ottenere la tanto agognata perdita dei chili di troppo.

In cosa consiste, di fatto, questo la dieta per dimagrire low carb? Non è altro che una dieta che limita l’assunzione di carboidrati come zuccheri e amidi, sostituendoli con:

  • Proteine;
  • Grassi;
  • Verdure.

Questo tipo di alimentazione è in grado di ridurre l’appetito e far ingerire, nel contempo, meno calorie. I risultati di alcune ricerche in cui vengono confrontate diete a basso contenuto di carboidrati con diete a basso contenuto di grassi mostrano addirittura che le prime sono molto più risolutive delle seconde.

Infine, una dieta per dimagrire low carb ha anche benefici che vanno oltre la perdita di peso: abbassano la glicemia, la pressione sanguigna e i trigliceridi, aumentano il colesterolo buono e tengono sotto controllo quello cattivo.

Ecco di seguito quali sono le migliori diete per dimagrire a basso contenuto di carboidrati.

Dieta Dukan

La dieta Dukan è una dieta iperproteica e povera di carboidrati ideata dal dott. Pierre Dukan, un medico francese specializzato nella gestione del peso.

Il primo step della dieta Dukan consiste nel definire il nostro peso obiettivo, chiamato anche “peso vero”, in base al sesso, l’età, lo stile di vita e così via. Una volta fatto questo, è possibile iniziare con le 4 fasi vere e proprie della dieta che sono:

  • Prima fase detta di “attacco” (da 1 a 7 giorni): in questa fase, è possibile mangiare solo proteine magre in modo illimitato più 1,5 cucchiai di crusca d’avena al giorno.
  • Seconda fase detta di “crociera” (da 1 a 12 mesi): in questa fase è permesso alternare proteine ​​magre con proteine ​​magre e verdure non amidacee il giorno successivo, più 2 cucchiai di crusca d’avena al giorno.
  • Terza fase detta di “consolidamento” (5 giorni per ogni chilo perso nelle fasi 1 e 2): in questa fase bisogna mangiare proteine ​​magre e verdure illimitate, alcuni carboidrati, frutta e grassi, mantenendo però un giorno della settimana in cui ci nutriamo solo di proteine ​​magre, aggiungendo in entrambi i casi 2,5 cucchiai di crusca d’avena al giorno.
  • Quarta fase detta di “stabilizzazione” (durata indefinita): questa fase viene determinata di volta in volta in base all’obiettivo da raggiungere. La crusca d’avena viene aumentata a 3 cucchiai al giorno.

Nella dieta Dukan ogni fase ha il suo modello o schema dietetico. Nello specifico, le prime due fasi di perdita di peso si basano sul consumo quasi illimitato di cibi ricchi di proteine e crusca d’avena.

Le altre fasi prevedono l’aggiunta di verdure non amidacee seguite da alcuni carboidrati e grassi. Col progredire della dieta, avremo una progressiva eliminazione di alimenti proteici in favore di cibi contenenti anche altri nutrienti.

Per approfondire, leggi l’articolo: “La Dieta Dukan: In Cosa Consiste E Perché Funziona”.

Dieta proteica

La dieta proteica o iperproteica è basata su pasti prevalentemente a base di proteine.

Il fabbisogno quotidiano di proteine per le persone adulte è stimato in circa 0,95 g di proteine per ogni kg di peso corporeo, corrispondenti a circa il 12% delle calorie totali. Tuttavia, nelle diete proteiche il rapporto proteine, carboidrati, grassi da assumere ad ogni pasto si modifica, a favore soprattutto di carni, uova, pesce, latticini e altri alimenti proteici.

Esistono vari tipi di diete proteiche ma la loro caratteristica comune è quella limitare l’assunzione di carboidrati a meno di 150 grammi al giorno a favore di alimenti di tipo proteico che possono essere invece consumati in modo illimitato o quasi.

L’obiettivo principale di questo tipo di regime alimentare è quello di costringere il nostro corpo a utilizzare più grassi per il carburante, anziché utilizzare i carboidrati come principale fonte di energia.

Inoltre, il consumo elevato di proteine incide positivamente sul metabolismo, quindi a parità di calorie ingerite consumeremo anche più calorie. Limita infine il senso di fame, riducendo così il numero di calorie ingerite.

Per approfondire, leggi l’articolo: “Dieta proteica: come funziona e quali sono i vantaggi”.

Dieta chetogenica

Un particolare tipo di dieta per dimagrire a basso contenuto di carboidrati è la dieta chetogenica.

Nata in realtà non come dieta dimagrante, ma come uno strumento per il trattamento di malattie neurologiche come l’epilessia, la dieta cheto o keto si basa anch’essa su una drastica riduzione dell’assunzione di carboidrati e la sostituzione di questi ultimi con proteine e grassi.

Quando l’assunzione di carboidrati è molto bassa, gli acidi grassi vengono spostati nel sangue e trasportati nel fegato, dove si trasformano in chetoni. Il nostro organismo inizia quindi ad utilizzare acidi grassi e chetoni in assenza di carboidrati come fonte di energia primaria.

Le persone che seguono questa alimentazione raggiungono comunemente uno stato chiamato “chetosi”. I sintomi che ci fanno capire che siamo entrati in chetosi sono:

  • Alitosi o odore fruttato del respiro a causa dei livelli di acetone nel sangue e nelle urine;
  • Perdita di peso e riduzione dell’appetito;
  • Maggiore concentrazione ed energia;
  • Problemi digestiva ed insonnia.

E’, comunque, sempre possibile rilevare accuratamente la presenza di quantità elevate di chetoni nel nostro organismo effettuando un prelievo del sangue o un esame specifico delle urine.

Per approfondire, leggi l’articolo: “Dieta chetogenica: come funziona e quali sono i vantaggi”.

Dieta ipocalorica

Una dieta ipocalorica o a basso contenuto calorico si basa principalmente sulla riduzione delle calorie, in particolar modo quelle provenienti da alcuni alimenti ad alto contenuto di grassi e zuccheri. Non si tratta quindi di una vera e propria dieta low carb, in quanto i carboidrati sono comunque presente, sia pure in modo limitato.

Seguire una dieta ipocalorica significa in genere consumare non più di 1000/1500 calorie al giorno. Questo crea un deficit calorico che porta alla perdita di peso. Dal punto di vista del funzionamento questa dieta è dunque molto semplice: il principio di fondo è “se assumiamo meno calorie di quelle che bruciamo, perderemo peso”.

L’idea di contare il numero di calorie negli alimenti venne introdotta nel 1918 dalla dottoressa Lulu Hunt Peters nel suo libro “Diet & Health: With Key to the Calories”, considerato per certi aspetti come il primo bestseller dietetico. In particolare, Peters esortava le donne a considerare il cibo come calorie e a non consumare più di 1.200 al giorno.

Successivamente, alle diete ipocaloriche a basso contenuto di calorie (LCD) si sono aggiunte altri tipi di dieta ipocalorica a bassissimo contenuto calorico (VLCD) che prevedono meno di 800 calorie al giorno, come quella basate sulla sola assunzione di pasti liquidi o semiliquidi che spesso hanno anche una valenza detox.

In questo regime dietetico è comunque consentito mangiare un po’ di tutto, purché vengano ridotte le quantità soprattutto degli alimenti meno tollerati come carboidrati raffinati, cibi ricchi di grassi e zuccheri e bevande zuccherate.

Non comportando restrizioni di alcuni tipi di nutrienti come ad esempio avviene nelle diete proteiche, la dieta ipocalorica è anche abbastanza facile da seguire e soprattutto non comporta il rischio di carenze nutrizionali.

Per approfondire, leggi l’articolo: “Dieta ipocalorica: come funziona e quali sono i vantaggi”.

Dieta metabolica

La dieta metabolica si basa sul principio che più veloce è il nostro metabolismo, più velocemente il nostro corpo riesce a trasformare i nutrienti dal cibo in energia. In realtà, col termine “dieta metabolica” si fa riferimento ad un gruppo abbastanza ampio di diete il cui funzionamento è per certi aspetti molto simile alle diete iperproteiche e alla dieta chetogenica.

Tuttavia, i carboidrati non sono eliminati completamente, ma sono presenti sotto forma di cereali integrali, avena, riso integrale.

Il primo esempio di dieta metabolica è quello del medico canadese di origini italiane Mauro G. Di Pasquale. Questa dieta si suddivide in due fasi, rispettivamente di 12 e 2 giorni.

Nei primi 12 giorni avviene il periodo di “scarico” dei carboidrati, mentre nei 2 successivi di carico. In altre parole, ad una fase di forte riduzione dell’apporto di zuccheri o saccaridi, segue una fase più breve di notevole apporto glicidico.

L’obiettivo in questo caso è quello di abituare l’organismo a soddisfare le sue richieste energetiche bruciando i grassi.

In seguito, si sono affermate altre diete basate sul metabolismo come ad esempio la dieta del Supermetabolismo conosciuta anche come Fast Metabolism Diet, inventata dalla nutrizionista Haylie Pomroy.

Questa dieta, che promette una perdita di peso di circa 10 chili in soli 28 giorni semplicemente rimettendo in sesto il nostro metabolismo, si divide in 3 fasi distinte per ciascuna delle 4 settimane previste. In ogni “fase” viene indicata, oltre al tipo di alimenti da consumare, anche quale attività fisica fare.

Per approfondire, leggi l’articolo: “Dieta metabolica: cos’é e quali effetti ha sul nostro corpo”.

Una dieta per dimagrire povera di carboidrati fa bene?

Una dieta a basso contenuto di carboidrati non comporta solo la perdita di peso, ma migliora anche la nostra salute in generale.

In particolare, le diete low carb riducono notevolmente i livelli ematici di insulina, ormone che porta il glucosio nelle cellule. Una delle funzioni dell’insulina è quella di immagazzinare grasso. Medici e nutrizionisti ritengono che il motivo per cui le diete a basso contenuto di carboidrati funzionano così bene per perdere peso é proprio perché riducono i livelli di questo ormone.

Questo a patto di non eliminare quegli alimenti a base di carboidrati che invece sono utili al nostro organismo.

Sono ottime fonti di carboidrati sani:

  • Frutta;
  • Verdura;
  • Tuberi come le patate;
  • Cereali integrali.

Questi alimenti, oltre a contenere zuccheri, contengono infatti anche vitamine, minerali e fibre indispensabili per lo svolgimento di funzioni fondamentali per il nostro corpo.

Sono invece da eliminare i cibi trasformati e ricchi di zuccheri aggiunti come i prodotti da forno di origine industriale e le bevande zuccherate.

Integratori per dimagrire: funzionano davvero?

Esistono diverse soluzioni per dimagrire. La prima ovviamente è la dieta. Molti sostengono però che assumere integratori alimentari possa aiutarci nelle riduzione dei chili in eccesso. Cosa c’è di vero in tutto questo?

La maggior parte di queste sostanze funziona tramite uno o più di questi meccanismi:

  • Riduce il senso di fame, facendoci sentire più pieni in modo da assumere meno calorie ad ogni pasto;
  • Accelera il metabolismo, facendoci bruciare più grassi e/o calorie, proprio come avviene coi cibi brucia grassi;
  • Riduce l’assorbimento di alcuni nutrienti come gli zuccheri e/o i grassi, facendoci così assumere un quantitativo calorico inferiore rispetto a quello ingerito.

La loro efficacia, pur non essendo comprovata da studi scientifici, è avvalorata non solo dall’esperienza diretta delle persone che ne hanno fatto uso, ma anche dalle straordinarie proprietà spesso associate agli ingredienti utilizzati per realizzare questi prodotti. Scopriamo nel prossimo paragrafo il migliore integratore per dimagrire. 

Conclusioni

Convinto anche tu adesso che la migliore dieta per dimagrire è una dieta povera di carboidrati? Se vuoi saperne di più sulle diete più efficaci leggi anche: “Migliori diete al mondo: Ecco le più efficaci”.

Consulta sempre il tuo medico curante prima di intraprendere una dieta 

Per altri consigli per dimagrire:

Domande frequenti sulla dieta per dimagrire

In cosa consiste la dieta per dimagrire low carb?

La dieta low carb consiste nel limitare l’assunzione di carboidrati come zuccheri e amidi, sostituendoli con proteine, grassi e verdure.

Qual’è la dose media giornaliera raccomandata di carboidrati

La dose media giornaliera raccomandata di carboidrati è pari a circa al 60 per cento dell’apporto calorico giornaliero. Facendo quindi una dieta da 2.000 calorie, almeno 1.200 calorie dovrebbero provenire da alimenti a base di carboidrati.

Qual’è la caratteristica comune delle diete proteiche?

Esistono vari tipi di diete proteiche ma la loro caratteristica comune è quella limitare l’assunzione di carboidrati a meno di 150 grammi al giorno a favore di alimenti di tipo proteico che possono essere invece consumati in modo illimitato o quasi.

In cosa consiste una dieta ipocalorica?

Una dieta ipocalorica o a basso contenuto calorico si basa principalmente sulla riduzione delle calorie, in particolar modo quelle provenienti da alcuni alimenti ad alto contenuto di grassi e zuccheri.

Perché le diete low carb sono così efficaci?

Le diete low carb sono così efficaci perché riducono notevolmente i livelli ematici di insulina, ormone che porta il glucosio nelle cellule. Una delle funzioni dell’insulina è quella di immagazzinare grasso. Medici e nutrizionisti ritengono che il motivo per cui le diete a basso contenuto di carboidrati funzionano così bene per perdere peso é proprio perché riducono i livelli di questo ormone.

 

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