Intolleranza alla frutta secca: cause, sintomi, diagnosi e trattamento

Un’intolleranza alla frutta secca è una delle allergie alimentari più comuni sia negli adulti che nei bambini.

Le reazioni allergiche possono variare da lievi (lieve prurito, lacrimazione e gola irritata) a gravi fino a diventare addirittura pericolose per la vita.

È possibile essere allergici ad un solo tipo di frutta secca oppure a diversi tipi.

Vediamo nel corso dell’articolo tutto quello che occorre sapere per scoprire se si è intolleranti alla frutta secca e gli eventuali trattamenti.

Cos’è la frutta secca?

Alla categoria frutta secca o frutta a guscio appartiene una grande varietà di alimenti quali: noci, nocciole, mandorle, noci pecan, noci di macadamia, noci brasiliane, anacardi, pinoli, castagne, pistacchi.

Si tratta di prodotti alimentari molto diffusi anche nella preparazione di ricette di provenienza industriale (ad esempio, una nota crema spalmabile al cacao), ecco perché chi è allergico a questo alimento deve prestare sempre la massima attenzione a ciò che ingerisce.

Proprietà nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale, la frutta secca ha molte proprietà benefiche per l’organismo. Si tratta infatti di alimenti molto energetici, ricchi di proteine e grassi essenziali insaturi (quelli sani), con nel contempo una bassa percentuale di carboidrati.

Non solo, noci, nocciole e mandorle sono anche ottime fonti di vitamine, minerali ed altri oligoelementi.

Le mandorle ad esempio, grazie all’alto contenuto di magnesio e fosforo, aiutano a migliorare l’umore e la concentrazione, mentre le noci, per via della forte presenza di acidi grassi Omega-3 sono utili per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo ed il rischio di malattie cardiovascolari.

I pistacchi infine si distinguono per la notevole concentrazione di sostanze antiossidanti, come luteina, tocoferoli e betacarotene, rappresentando quindi un valido aiuto in caso di disturbi alla pelle e agli occhi.

Sintomi dell’intolleranza alla frutta secca

I sintomi dell’allergia alla frutta secca si sviluppano generalmente entro pochi minuti dopo aver mangiato l’alimento contenente l’allergene. Possono includere:

  1. Dolore addominale, inclusi crampi e mal di stomaco;
  2. Nausea e/o vomito;
  3. Diarrea;
  4. Difficoltà a deglutire;
  5. Prurito alla bocca, alla gola, alla pelle, agli occhi, alle mani o ad altre regioni del corpo;
  6. Mancanza di respiro e difficoltà respiratorie;
  7. Congestione nasale o naso che cola.

Sebbene sia abbastanza raro, tale allergia può causare una reazione grave, potenzialmente pericolosa per la vita, nota come shock anafilattico.

Una reazione anafilattica alle noci o qualsiasi altro alimento allergizzante è un’emergenza medica che richiede un trattamento con iniezione di adrenalina e un viaggio al pronto soccorso.

I sintomi più comuni di grave reazione allergica (shock anafilattico) sono:

  1. Costrizione delle vie respiratorie;
  2. Gonfiore della gola che rende difficile respirare;
  3. Forte calo della pressione sanguigna;
  4. Polso accelerato;
  5. Capogiri, vertigini o perdita di coscienza.

Qualora dopo aver ingerito frutta secca dovessero presentarsi uno o più di questi sintomi, è bene recarsi subito al pronto soccorso oppure chiamare un’ambulanza. In alternativa, è possibile utilizzare subito un iniettore di epinefrina o epiPen.

Allergia frutta secca

Cause dell’intolleranza alla frutta secca

Tutte le allergie alimentari sono causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario. Nell’allergia alla frutta secca, il sistema immunitario identifica erroneamente una certa proteina presente nell’alimento come dannosa innescando la produzione di anticorpi contro la proteina stessa (allergene).

La volta successiva che il nostro organismo entra in contatto con l’allergene, il sistema immunitario rilascia istamina e altre sostanze chimiche che causano i sintomi allergici.

Fattori di rischio di intolleranza alla frutta secca

Si è a maggior rischio di sviluppare un’allergia alla frutta secca se si allergici anche ad altri alimenti, ad esempio le arachidi. Le arachidi infatti non appartengono alla categoria della frutta secca ma a quella dei legumi.

Tuttavia, avere l’allergia alle arachidi aumenta anche il rischio di avere allergia alle noci o altra frutta secca. In effetti, si calcola che una percentuale compresa fra il 25 e il 40 per cento delle persone allergiche alle arachidi siano anche allergiche alle noci.

Anche avere un genitore, un fratello o altro familiare stretto con allergia alla frutta secca puoi rappresentare un fattore di rischio.

Come avviene la diagnosi di intolleranza alla frutta secca?

L’ipersensibilità alimentare alla frutta secca può essere facilmente individuata attraverso i sintomi, ma in genere il medico per dare la conferma chiederà al paziente di sottoporsi ad un esame fisico per escludere altri problemi di salute.

L’esame fisico più comune per l’intolleranza alle noci è il test di puntura della pelle. Durante questo test, la pelle sarà esposta a una varietà di allergeni. In caso di reazione allergica, il punto trattato si gonfierà o diventerà rosso.

Come ulteriore conferma il medico può anche prescrivere un esame del sangue alla ricerca degli anticorpi responsabili dell’allergia.

Come viene trattata un’ipersensibilità alimentare alla frutta secca?

L’unico modo sicuro per prevenire una reazione allergica è quello escludere del tutto la frutta secca dalla dieta.

Ciò nonostante, anche il più rigoroso evitamento di noci e altri prodotti analoghi potrebbe non bastare.

Si tratta infatti di alimenti presenti in moltissime ricette, sia artigianali che industriali.

Per questo i medici raccomandano sempre a coloro che sono allergici alla frutta secca e ai genitori di bambini che soffrono di questo disturbo di leggere sempre con la massima attenzione tutte le etichette dei prodotti alimentari.

Tracce di frutta a guscio possono infatti trovarsi in biscotti, cereali, cracker, barrette energetiche, caramelle, cioccolatini, gelati, yogurt, bevande alcoliche e liquori e perfino formaggi, salumi, burri, oli e salse.

Anche alcuni prodotti per l’igiene personale quali creme, detergenti e shampoo possono contenere frutta secca.

L’allergia alla frutta secca può essere superata con l’età?

Molte allergie alimentari (ad esempio l’allergia alla soia) tendono a ridurre i sintomi e a scomparire definitivamente con l’età.

Tuttavia, le persone con diagnosi di allergia alle noci devono aspettarsi che duri tutta la vita. Solo il 10 per cento dei bambini con allergia alla frutta secca supera infatti questa condizione crescendo.

Fortunatamente, grazie ad una maggiore consapevolezza da parte della società nei confronti delle allergie alimentari, ora è molto più facile per le persone con allergie alle noci o altra frutta secca avere a disposizione alimenti del tutto sicuri.

Conclusioni

Un’intolleranza alla frutta secca è un tipo d’ipersensibilità alimentare che di solito permane per tutta la vita e che non può essere curata.

L’unico modo per evitare la comparsa dei sintomi è quello di evitare di mangiare questo tipo di alimenti.

Tuttavia qualora dovesse capitare è possibile scongiurare il rischio di una grave reazione allergica (shock anafilattico) con un’iniezione di epinefrina.

Speriamo che il nostro articolo ti sia stato utile!

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Domande frequenti sull’intolleranza alla frutta secca

 
Quali sono i sintomi di allergia alla frutta secca?

I sintomi dell’allergia alla frutta secca si sviluppano generalmente entro pochi minuti dopo aver mangiato l’alimento contenente l’allergene. Possono includere dolore addominale, inclusi crampi e mal di stomaco; nausea e/o vomito; diarrea; difficoltà a deglutire; prurito alla bocca, alla gola, alla pelle, agli occhi, alle mani o ad altre regioni del corpo; mancanza di respiro e difficoltà respiratorie; congestione nasale o naso che cola; shock anafilattico.

Quali sono le cause di allergia alla frutta secca?

Tutte le allergie alimentari sono causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario. Nell’allergia alla frutta secca, il sistema immunitario identifica erroneamente una certa proteina presente nell’alimento come dannosa innescando la produzione di anticorpi contro la proteina stessa (allergene).

 

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