Intolleranza ai salicilati: cause, sintomi, diagnosi e trattamento
Anche se la sensibilità ai salicilati, nota anche come intolleranza ai salicilati, non è così comune come l’intolleranza al glutine o al lattosio, può rappresentare un vero problema per alcune persone. Si tratta infatti di sostanze presenti in numerosi alimenti, farmaci e altri prodotti che possono causare reazioni avverse in coloro che sono intolleranti. Inoltre, una sensibilità a questi composti è associata a una così ampia varietà di sintomi da rendere spesso difficile l’identificazione.
Indice
Cosa sono i salicilati?
I salicilati sono un gruppo di sostanze chimiche derivate dall’acido salicilico. Si trovano naturalmente in alcuni alimenti oppure possono essere prodotti sinteticamente per essere utilizzanti all’interno di farmaci (la comune aspirina), prodotti cosmetici (dentifrici) e conservanti alimentari.
Nella loro forma naturale, le piante producono salicilati per difendersi da elementi dannosi come insetti, funghi e malattie. Questa forma si trova in una vasta gamma di alimenti, tra cui frutta, verdura, caffè, tè, noci, spezie e miele.
Sia la forma naturale sia quella sintetica possono causare reazioni avverse nelle persone che risultano intolleranti. Rispetto agli alimenti, i farmaci come l’aspirina contengono sicuramente quantità maggiori di salicilati, motivo per cui l’intolleranza al salicilato è spesso legata solo ai farmaci.
Volendo quantificare, possiamo dire che l’assunzione attraverso la dieta di salicilati non è mai superiore ai 200 mg al giorno. Una singola dose di aspirina può invece arrivare a contenere 325-650 mg a seconda del tipo.
Quali alimenti contengono salicilati?
Numerosi alimenti contengono salicilati. Frutta, verdura e spezie tendono a contenerne quantità più elevate, ma si trovano anche in altri alimenti.
Il livello di salicilato di un alimento può variare in base a una serie di fattori, tra cui le condizioni di crescita, la preparazione e il livello di maturità. Ad esempio, la frutta secca contiene quantità maggiori di salicilati rispetto alla frutta cruda a causa della rimozione dell’acqua durante la lavorazione.
Gli alimenti più ricchi di salicilati sono:
- Frutta: uvetta, prugne secche, albicocche, more, mirtilli, ciliegie, mirtilli rossi, uva, ananas, prugne, arance, mandarini e fragole.
- Verdure: broccoli, cetrioli, cicoria, indivia, ravanello, zucchine, crescione, melanzane, zucca, patate dolci, spinaci, carciofi e fave.
- Spezie: curry, anice, cayenna, aneto, zenzero, cannella, chiodi di garofano, senape, cumino, origano, dragoncello, curcuma, paprika, timo e rosmarino.
- Altre fonti: tè, rum, vino, sciroppi, aceto, mandorle, castagne, miele, liquirizia, marmellata, gomma da masticare, sottaceti, olive, coloranti alimentari, aloe vera, patatine, crackers e altri snack salati.
Questo elenco non è esaustivo, in quanto vi sono molte altre fonti alimentari di questi composti. Oltre agli alimenti, i salicilati si trovano anche in numerosi prodotti non alimentari tra cui:
- Dentifrici e collutori;
- Shampoo e balsami per capelli;
- Detergenti e lozioni;
- Compresse e sciroppi.
La fonte più potente di queste sostanze è rappresentata infatti dall’aspirina e dagli altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), compreso l’ibuprofene. Inoltre, i salicilati possono essere assorbiti attraverso la pelle, quindi coloro che hanno un’intolleranza dovrebbero evitare lozioni, detergenti e profumi che li contengono.
Sintomi dell’intolleranza ai salicilati
La sensibilità al salicilato può causare vari sintomi riconducibili anche ad altre allergie e malattie. I sintomi più comuni riguardano il tratto respiratorio. Tuttavia, anche la pelle e il tratto intestinale possono essere interessati.
I sintomi di un’intolleranza ai salicilati possono includere:
- Naso tappato;
- Polipi nasali e sinusali;
- Asma;
- Diarrea;
- Gas intestinale;
- Dolore addominale;
- Infiammazione intestinale (colite)
- Orticaria;
- Gonfiore dei tessuti.
Tuttavia, tieni presente che i sintomi possono variare da persona a persona. Anche la quantità di salicilati capace di innescare una reazione può differire a seconda della capacità dell’individuo di scomporli.
Pertanto, alcune persone manifestano sintomi dopo essere stati esposti a una piccola quantità di questi prodotti chimici, mentre altri possono tollerare quantità maggiori prima che venga innescata una reazione.
Quali sono le cause di intolleranza ai salicilati
Consumare quantità eccessive di salicilati può provocare reazioni avverse in chiunque, tuttavia la maggior parte delle persone può tranquillamente consumare cibi ricchi di queste sostanze e perfino un paio di aspirine al giorno senza accusare nessun sintomo.
Tuttavia, quelli con una sensibilità ai salicilati possono manifestare effetti collaterali quando consumano un cibo o usano un prodotto che contiene anche piccole quantità di questi prodotti chimici.
Questo accade perché le persone intolleranti hanno una ridotta capacità di metabolizzare ed espellere correttamente dal loro corpo. Si ritiene, infatti, che la sensibilità al salicilato sia causata da una sovrapproduzione di leucotrieni, mediatori infiammatori collegati a una varietà di condizioni, tra cui asma, artrite reumatoide e malattia infiammatoria intestinale. Questa sovrapproduzione è causata a sua volta dall’inibizione della cicloossigenasi, un enzima che regola la produzione di leucotrieni. L’accumulo di leucotrieni nel corpo porta a sintomi correlati all’intolleranza al salicilato.
Fattori di rischio dell’intolleranza ai salicilati
Sebbene la percentuale di persone con intolleranza al salicilato non sia nota, si sa che in genere è più comune negli adulti che soffrono di asma. In effetti, si stima che una percentuale fra il 2 e il 22% di adulti con asma sia sensibile a questi composti.
Anche i soggetti con allergie alimentari e malattie infiammatorie intestinali hanno maggiori probabilità di avere questa intolleranza.
Come avviene la diagnosi di intolleranza ai salicilati
Sebbene sia stata stabilita l’intolleranza al salicilato a farmaci come l’aspirina, mancano ancora ricerche complete ed esaustive per esplorare l’intolleranza al salicilato nei confronti degli alimenti. Attualmente, quindi, non ci sono ancora test di laboratorio per diagnosticare la sensibilità al salicilato.
L’unico metodo per verificare l’intolleranza al salicilato in un paziente è l’esposizione al salicilato stesso attraverso la somministrazione di una piccola quantità di acido salicilico e il monitoraggio dei sintomi. Questo test deve essere somministrato solo da professionisti medici, in quanto possono verificarsi reazioni gravi.
Al fine di diagnosticare un’intolleranza al salicilato nei confronti degli alimenti, una storia medica dettagliata, incluso un diario alimentare e dei sintomi, sono gli indicatori migliori.
Come viene trattata un’ipersensibilità alimentare ai salicilati
Le persone con un’intolleranza nota all’aspirina e ad altri farmaci che contengono salicilati devono evitare di assumere questi farmaci. Tuttavia, una sensibilità diagnosticata all’aspirina e ad altri farmaci ricchi di salicilati non significa che sia necessario evitare cibi ricchi di salicilato.
Questo perché i farmaci come l’aspirina ne contengono quantità molto più elevate rispetto agli alimenti. Ciò detto, è anche vero che le persone estremamente sensibili ai salicilati possono trarre vantaggio dal limitare l’assunzione di alimenti che li contengono.
Se si sospetta un’intolleranza alimentare, una dieta di eliminazione che esclude cibi ricchi di salicilati è di solito l’opzione di trattamento preferita.
Assumere salicilati fa bene?
Non vi è alcun motivo per evitare i salicilati se non si sospetta di avere un’intolleranza nei loro confronti, oppure è il medico stesso che consiglia di farlo. Una dieta a basso contenuto di salicilato può essere infatti molto restrittiva. Inoltre, eliminare inutilmente gli alimenti ricchi di questi composti può essere dannoso per la salute.
In effetti, i salicilati sono sostanze che detengono elevate proprietà antinfiammatore. Gli alimenti ad alto contenuto di queste sostanze hanno dimostrato di ridurre il rischio di malattie infiammatorie come ad esempio il cancro del colon-retto.
Inoltre, la frutta, la verdura e le spezie ad alto contenuto di questi composti sono benefiche per la salute e contengono un sacco di vitamine, minerali e antiossidanti che ci aiutano a rimanere in salute.
Tuttavia, le persone che presentano sintomi dopo aver consumato cibi ricchi di salicilato dovrebbero considerare di evitarli. Dato che un’intolleranza è solitamente dose-dipendente, limitare solo gli alimenti che contengono le quantità più elevate è di solito la soluzione migliore.
Da notare, infine, che la ricerca sulle diete di riduzione/ esclusione del salicilato è molto limitata, quindi gli effetti a lungo termine sono sconosciuti. In uno studio recente, 74 bambini sottoposti a dieta a basso contenuto di salicilato hanno manifestato carenze nutrizionali e avversioni alimentari. Per questo motivo, una dieta a eliminazione totale di salicilato deve essere monitorata da un medico.
Conclusioni
I salicilati sono un componente naturale di molti alimenti e si trovano in molti farmaci e altri prodotti non alimentari. Mentre la maggior parte delle persone può tollerare questi composti, alcune non possono assumerli anche in modeste quantità senza manifestare sintomi di ipersensibilità. Coloro che mostrano un’intolleranza ai salicilati possono dunque aver bisogno di evitare cibi, farmaci e prodotti ad alto contenuto di salicilati.
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Domande frequenti sull’intolleranza ai salicilati
I salicilati sono un gruppo di sostanze chimiche derivate dall’acido salicilico. Si trovano naturalmente in alcuni alimenti oppure possono essere prodotti sinteticamente per essere utilizzanti all’interno di farmaci (la comune aspirina), prodotti cosmetici (dentifrici) e conservanti alimentari.
I sintomi di un’intolleranza ai salicilati possono includere naso tappato, polipi nasali e sinusali, asma, diarrea, gas intestinale, dolore addominale, colite, orticaria e gonfiore dei tessuti.
Le persone intolleranti ai salicilati hanno una ridotta capacità di metabolizzarli ed espellerli correttamente dal loro corpo. Si ritiene, infatti, che la sensibilità al salicilato sia causata da una sovrapproduzione di leucotrieni, mediatori infiammatori collegati a una varietà di condizioni, tra cui asma, artrite reumatoide e malattia infiammatoria intestinale.
Se si sospetta un’intolleranza alimentare, una dieta di eliminazione che esclude cibi ricchi di salicilati è di solito l’opzione di trattamento preferita.
I salicilati sono sostanze che detengono elevate proprietà antinfiammatore. Gli alimenti ad alto contenuto di queste sostanze hanno dimostrato di ridurre il rischio di malattie infiammatorie come ad esempio il cancro del colon-retto.